Undicesima camminata Maggiora – Sacro Monte di Varallo Sesia
Categories: 2011,camminata pellegrinaggio
Spettacolo insolito domenica 10 aprile a Varallo Sesia, quando poco dopo le 15.00 una sessantina di persone ha attraversato in corteo la cittadina sventolando decine di tricolori, con l’accompagnamento delle note dell’Inno degli Alpini e dell’Inno alla Bandiera; un evento che ha dapprima incuriosito e poi proprio entusiasmato i tanti valsesiani e turisti che affollavano il centro.
Erano gli Alpini di Maggiora, Borgomanero, Ghiffa e Cellio che con amici e simpatizzanti portavano a termine l’annuale camminata-pellegrinaggio da Maggiora al Sacro Monte di Varallo, in ricordo del parroco alpino don Franco Mora: quest’anno si è anche così voluto celebrare il 150° della costituzione dello Stato Italiano, come ricordato nelle intenzioni di preghiera durante la celebrazione eucaristica conclusiva, riproponendo una riflessione proprio di don Franco in occasione di un 4 Novembre: “Impariamo la grande lezione che viene da chi è caduto per la nostra Patria e con lo sguardo al tricolore italiano bagnato dal sangue di troppi italiani, almeno noi impariamo ad amarci, ad aiutarci, a volerci bene tra di noi e con tutti gli altri. Vogliamo una bandiera sola sul territorio italiano, senza compromessi e discussioni; noi, in tutta semplicità e modestia, ai nostri ideali e a questa benedetta Italia continueremo ostinatamente a volere bene e al nostro Tricolore, unica e indiscussa bandiera, saranno sempre rivolti i nostri maggiori sforzi e il nostro impegno di cittadini italiani. Oh Signore, benedici questa nostra Italia, aiutala a ritrovare nuovi sentieri di fraternità, di coesione, di generosità. Noi ti preghiamo”.
La camminata è iniziata puntualmente alle 5.30 dalla chiesa parrocchiale di Maggiora (gli Alpini di Borgomanero sono partiti alla stessa ora dalla loro cittadina): una sessantina di persone, tante impegnate per la prima volta in una camminata così lunga e pertanto con qualche dubbio di poterci riuscire, hanno percorso i 35 km in perfetto ordine, superando le inevitabili difficoltà e soprattutto vincendo la sfida con se stessi, sotto il controllo vigile degli Alpini della Squadra di Protezione Civile di Maggiora: solo due persone hanno dovuto interrompere la camminata, utilizzando il mezzo di appoggio predisposto, ma comunque dopo aver raggiunto il rifugio Primatesta, al 25° km!
Quest’anno le ottimali condizioni meteorologiche hanno permesso di apprezzare appieno la bellezza dei nostri boschi e delle nostre montagne: particolarmente apprezzata la variante, inaugurata in questa occasione, di salita al monte Briasco passando dall’alpe Crosiggia e dalla Sella del Gallo (che con i suoi 1052 m è stato il punto più alto del percorso).
Al Rifugio Primatesta, dopo aver gustato una ristoratrice pastasciutta e fetta di torta preparata dagli amici di Quarona, gli Alpini hanno reso gli onori al cippo (ben restaurato dopo l’incidente dello scorso anno) che ricorda la lotta di Resistenza in Valsesia; analoga cerimonia, con Alzabandiera, si era tenuta a metà mattina alla Cappella del Palgo, ove il locale Gruppo Alpini di Orsanvenzo aveva organizzato un punto di ristoro grazie anche alla generosità dei vicini ristoranti La Topia e Al Mortaio. Un altro punto di ristoro, particolarmente apprezzato sotto il sole del pomeriggio, è stato attrezzato dagli Alpini di Roccapietra, con il loro capogruppo Mauro Scaglia.
Alla S. Messa, celebrata dal priore padre Giuliano e accompagnata dai canti del coro Alpe Pianello (con alcuni coristi che appena avevano ripreso fiato avendo partecipato alla camminata), si è pregato per la nostra Italia, ma anche per le attività dei Gruppi e delle Sezioni dell’Associazione Alpini e per gli Alpini in armi impegnati in missioni all’estero; dopo, ancora un ultimo chilometro a piedi fino al posteggio dei pullman per il ritorno a casa.
Molto gradito è giunto un messaggio del gen. Cesare Di Dato, già direttore de L’Alpino e appassionato sportivo (fu lui, con Teresio Valsesia, a organizzare e portare a termine Camminaitalia ’99, oltre 3000 km a piedi dalla Sardegna a Trieste: entrambi saranno ospiti il 20 maggio a Borgomanero per una serata CAI-ANA di rievocazione dell’iniziativa, nel quadro delle celebrazioni del 150° dell’Unità): “Da vecchio sportivo e da convinto italiano non posso che complimentarmi con voi. Iniziative simili concorrono a tenere viva quella fiammella che altri tenderebbero a smorzare se non addirittura a spegnere.”